Scegliere il nome di un figlio non è un momento semplice. Spesso infatti si nutre il desiderio di chiamare il proprio bambino con un nome che sia originale e al contempo significativo. Per questa ragione, gli amanti della cultura giapponese possono prendere spunto dalla tradizione orientale.
I neo-genitori giapponesi dedicano molto tempo alla scelta del nome per il proprio bebè poiché questo si deve riferire a una particolare lista di ideogrammi che prende il nome di jinmeiyō e che include oltre 800 kanji (i caratteri di origine cinese impiegati nella scrittura giapponese). Non solo, i genitori possono altresì attingere alla lista di ideogrammi di uso comune (circa 2000) tuttavia sono sempre più numerosi coloro che utilizzano la jinmeiyō contaminando con nomi appartenenti ad altre culture o in altre lingue.
Come si sceglie un nome in Giappone: cosa suggerisce la tradizione e le ultime tendenze
In Giappone esistono diversi metodi per scegliere il nome per i propri bambini. Siano essi femminili o maschili, i nomi vengono ricercati tra gli ideogrammi comunemente impiegati nella scrittura, oppure tra i nomi o ancora basandosi sulle credenze e sulla buona sorte.
La jinmeiyō è una lista di nomi propri alla quale i genitori giapponesi generalmente attingono per scegliere il nome del nascituro.
All’interno di questo elenco sono presenti più di 800 kanji, ossia caratteri cinesi utilizzati nella scrittura in Giappone. Tuttavia, è possibile scegliere anche tra i 2000 ideogrammi comuni nipponici.
Benché, nel passato, questo metodo rappresentasse la consuetudine, attualmente è sempre più frequente affibbiare ai propri figli nomi stravaganti o stranieri, abbandonando così non solo la lista dei caratteri, ma anche gli ideogrammi. Quando questo accade, non potendo trovare tra i kanji il nome specifico, si impiegano gli ateji. Questi ultimi non sono altro che ideogrammi impiegati non per l’effettivo significato, quanto più per il suono che si produce pronunciandoli.
Una condizione analoga può verificarsi quando, per scegliere il nome del proprio figlio, si ricerchino caratteri con uno specifico numero di tratti. Infatti, alcune persone associano taluni numeri alla fortuna così, per augurare la buona sorte al nascituro, prediligono nomi composti da una quantità di tratti specifica, creando di conseguenza nomi non comuni.
Un altro metodo per scegliere il nome per i figli prevede l’utilizzo del katakana, ossia un elenco che richiama i nomi esotici, e dell’hiragana, pensato appositamente per i nomi femminili.
Di recente in Giappone si è potuto assistere ad un altro particolare fenomeno che prende il nome di namaemake, ovvero la sconfitta del nome. Tale circostanza si verifica quando, pensando di dare un nome benaugurate, i genitori si accorgono ben presto che la scelta non si accorda con la reale personalità del bambino.
Infine, tra i trend recenti per quanto riguarda i nomi dei bambini in Giappone occorre citare i kira-kira neemu. Dal giapponese kira-kira, ovvero brillare, questo termine sta ad indicare i nomi scritti con i kanji che riportano ad un nome di origine straniera, molto spesso in lingua inglese. È necessario considerare però che tale associazione può risultare talvolta forzata.
Pur non essendoci una regola che determini le modalità, i Giapponesi sono molto attenenti alla scelta del nome da dare ai propri figli. Infatti, il significato viene preso con estrema serietà e, in alcuni casi, se il nome non è in armonia con le caratteristiche della persona che lo porta, può sfociare in problematiche come bullismo o prese in giro, specialmente in età adolescenziale e infantile.
Ecco i nomi femminili tradizionali più diffusi in Giappone
Non solo nel mondo orientale, ma anche in Occidente i nomi femminili giapponesi riscuotono grande successo.
Infatti le sonorità delicate e i richiami all’affasciante cultura nipponica ispirano i neo-genitori di tutto il mondo. Pur considerando che il medesimo nome può essere scritto con ideogrammi differenti, è possibile annoverare tra i nomi femminili giapponesi più comuni:
- Natsumi: bellezza estiva;
- Mei: crescita resiliente;
- Yui: vestito di successo;
- Iroha: foglia colorata;
- Chieko: bambina saggia;
- Aoi: Altea rosata ovvero un fiore che sboccia in estate in Giappone. In italiano è possibile altresì tradurre questo nome con Rosa o Margherita. Utilizzando altri ideogrammi, Aoi assume anche il significato di Blu;
- Emi: bellissima benedizione o, utilizzando ideogrammi differenti, bellissima immagine;
- Hana: fiore;
- Akiko: bambina scintillante;
- Aki: ovvero brillante, splendido ma anche autunno;
- Ai: che in italiano può essere tradotto con amore e affetto. Tuttavia Ai viene anche utilizzato per indicare il colore indigo, cioè un particolare colore che presenta sfumature di blu e di violetto. Esso si ottiene dall’omonima pianta di origine tropicale;
- Kotone: suono, arpa o liuto;
- Akira: può essere utilizzato sia per i bambini che per le bambine, significa chiaro, splendido o splendore;
- Ami: presenta significati differenti tra loro come Asia, bellezza ma anche secondo;
- Etsuko: bambina ma anche gioia;
- Chira: unito a fiore, ma anche disseminato oppure sparpagliato;
- Chou: farfalla, nel suo significato letterale;
- Haruka: distante o lontano, è uno dei nomi più comuni da utilizzare per le bambine;
- Haruko: luce del sole, primavera o sole, da unire al nome bambina;
- Aiko: amore, bene, da unire al nome bambina;
- Aya: colore, disegno, dipinto;
- Hoshi: stella, astro;
- Kokoro: cuore, spirito;
- Akane: in italiano può essere tradotto come rosso intenso;
- Izumi: il termine viene tradotto come fontana o slancio, tuttavia quando si tratta di nomi propri questo assume il significato di sorgente/fonte. Tale nome è altresì un cognome diffuso in Giappone;
- Ayane: è uno dei nomi più amati e utilizzati per le bambine e significa colore;
- Asuka: può comporsi da diverse combinazioni di kanji e significare sia domani che profumo, fragranza, odore;
- Atsuko: sincerità, calore, gentile, cordiale, da unire al nome bambina;
- Hikari: luce, raggio, splendore;
- Kimiko: nobile, imperatrice, da unire al nome bambina;
- Hinata: adatto anche ai maschi, significa girasole;
- Honoka: significa fiore ma anche armonia (utilizzando una particolare interpretazione dei kanji adatta ai nomi di persona);
- Akemi: bellezza nascente, splendente, crepuscolo.
Nomi femminili giapponesi legati ai fiori
Tra i nomi femminili giapponesi più amati in tutto il mondo vi sono senza dubbio quelli legati ai fiori, e al mondo della flora. Non è strano, infatti, che al Giappone si associ l’albero di ciliegio a cui si ispira il celebre nome Sakura, che rappresenta esattamente il fiore prodotto da tale pianta.
Quello di ciliegio è il fiore nazionale e rappresenta un augurio di buona fortuna o buon auspicio, legato proprio alla nascita e allo sbocciare di una nuova esistenza: in Giappone la fioritura dei ciliegi è carica di significato.
Senza dubbio, un altro nome molto comune in Giappone è Kaori, anch’esso legato al mondo floreale e al suo peculiare profumo, così come Ayame, che significa Iris.
Hana è un nome generico per indicare il fiore. Esso viene impiegato per rappresentare la bellezza della flora e le sue delicate caratteristiche. Infine Haru, che significa primavera, è utilizzabile qualora di volesse donare alla propria bambina un nome che racchiuda un particolare significato ovvero quello della nascita, della primavera e della stagione da cui tutto prende vita.
Tra gli altri nomi femminili giapponesi legati ai fiori è possibile citare:
- Junko: piccolo germoglio;
- Momoko: piccola pesca;
- Yuri: giglio;
- Umeka: profumo di prugna;
- Izumi : primavera;
- Sumire: violetta;
- Kaori: profumo;
- Akari: gelsomino rosso;
- Kiku: crisantemo;
- Ayaka: da usare in combinazione con petalo e fiore, significa colore.