Quando si parla di armadio classico giapponese si fa riferimento a quel complemento d’arredo chiamato Tansu che è realizzato in legno o bambù ed è arricchito con particolari decori. Ciò che lo distingue da quelli più moderni o occidentali è la sua estetica essenziale, ma anche la sua struttura interna. La praticità di questi armadi risiede proprio nella presenza di cassetti e scomparti che lo rendono capiente e organizzato. Il Tansu risale alla fine del XVII secolo ed è ideato come la perfetta fusione tra armadio e credenza.
Per quanto riguarda la struttura esterna, in un armadio in stile giapponese non possono mancare le ante scorrevoli appoggiate su binari che consentono l’apertura. Queste ultime possono essere realizzate in legno, in vetro, a specchio, in carta di riso, in materiale laccato ma anche con inserti rivestiti in tessuto. L’estetica degli armadi in stile giapponese è piuttosto semplice, geometrica e lineare, pensata per le case tradizionali, arredate in modo essenziale dove a prevalere sono i materiali naturali come il legno.
La struttura di un armadio giapponese
Così come accade nel mondo della moda, anche nell’arredamento e nel design le contaminazioni sono alla base di molte collezioni dei più noti brand di arredamento. In Italia, ad esempio, gli armadi in stile giapponese hanno iniziato a diffondersi durante gli anni 60 e 70, periodo in cui le forme acquisirono enorme rilevanza. L’armadio giapponese spiccava, infatti, per la sua struttura semplice, quasi stilizzata, che tuttavia riempiva le pareti dal pavimento fino al soffitto e in tutta la loro larghezza, conferendo a qualunque stanza uno stile ricercato e dal fascino orientale.
La peculiarità di questi elementi d’arredo è proprio l’esaltazione massima della funzionalità che, tuttavia, non toglie valore alla piacevolezza estetica ma ne esalta la bellezza e il delicato allure. La struttura dell’armadio in stile giapponese è semplice ma cela dietro le sue ante un ampio spazio per riporre tutti gli abiti e gli accessori che si possiedono. Aperte le ante è possibile trovare numerosi cassetti, mensole e barre appendi-abiti. In questo modo lo spazio può essere sfruttato al meglio e tutta la biancheria viene riposta in modo ordinato.
In sintesi, un armadio giapponese è composto di uno scheletro il cui basamento è sostenuto da un robusto schienale con ante posizionate su binari diversi che scorrono e che danno la possibilità di aprirle contemporaneamente. Per quanto riguarda la parte inferiore, alcuni modelli presentano piedini che sollevano la struttura dal pavimento mentre, altri, sono appoggiati direttamente sulla lastra lignea che chiude la struttura.
Armadi giapponesi in stile moderno
Oltre al classico armadio giapponese è possibile trovare elementi d’arredo moderno, che coniugano perfettamente il fascino nipponico e un tocco contemporaneo. La peculiarità che non può mai mancare in questi complementi è senza dubbio il design minimale e le ante montate sui binari che permettono l’apertura laterale. Tuttavia, essi possono essere incassati nella parete oppure appoggiati al muro, in base allo stile della casa e alle esigenze architettoniche.
Si possono trovare armadi moderni in stile giapponese non solo nei negozi di antiquariato, ma anche negli store che si occupano di arredamento di ispirazione giapponese. Un armadio in stile moderno che richiama la terra del Sol levante è senza dubbio quello che presenta una struttura lignea, con moderata profondità, arricchita con porte scorrevoli specchiate. In alternativa, le ante possono presentare una finitura in laminato nero, rosso lacca o blu. Un altro esempio di armadio giapponese in perfetto stile moderno prevede l’utilizzo di un particolare materiale chiamato rattan, utilizzato per sostituire il tessuto che riveste le porte scorrevoli. Questo non è altro che un legno naturale estratto dalle palme che, intrecciato, crea un’elegante e sofisticata trama. In questo caso, la struttura viene comunemente dipinta di nero lucido per creare un piacevole contrasto cromatico tra il color legno e la nuance più scura dello scheletro. Talvolta è possibile acquistare armadi che, pur richiamando il Giappone, appaiono decisamente più grandi e profondi, a differenza della versione classica pensata per case piccole o persone dallo stile mininal. Questi sono ideali da posizionare all’intenro di ampie camere da letto e per donare all’ambiente carattere, senza rinunciare alla delicata eleganza dei tradizionali armadi giapponesi. Tuttavia occorre considerare che scegliendo un complemento d’arredo orientale, pur con richiami contemporanei, questo potrà facilmente adattarsi ai piccoli ambienti come loft, monolocali e appartamenti cittadini, donando alla casa un allure sofisticato.
Manutenzione e cura
La manutenzione e la cura degli armadi in stile giapponese può variare sensibilmente a seconda dei materiali utilizzati per la realizzazione, delle decorazioni, dei colori ma anche della sua struttura. In linea generale questi elementi d’arredo non richiedono prodotti o strumenti specifici ma necessitano talvolta di prodotti anti tarme, che naturalmente attaccano il legno creando dei piccoli forellini, un prodotto lucidante qualora il legno fosse precedentemente trattato per conferirgli una leggera brillantezza e l’olio. Quest’ultimo può rivelarsi particolarmente utile quando i binari sui quali appoggiano le ante perdono di scorrevolezza. Utilizzandolo come lubrificante, sarà possibile ripristinarne il corretto funzionamento.
Quando le ante sono ricoperte di tessuto o in carta di riso, la manutenzione potrebbe richiedere l’intervento di un’esperto. Infatti, la seconda ha la peculiarità di essere piuttosto sottile e fragile. Pertanto, un semplice urto potrebbe danneggiarla creando un foro. Allo stesso modo, il tessuto che riveste le porte scorrevoli dell’armadio potrebbe perdere di tono o logorarsi. Per questa ragione basterà sfoderarlo, lavarlo e rammendarlo. Tuttavia se non si è esperti è sempre buona norma rivolgersi ad un tappezziere che, con esperienza e i giusti prodotti, possa ripristinare l’antico splendore dell’armadio.
Come integrare un armadio in stile giapponese in casa?
Come anticipato, gli armadi in stile giapponese presentano un design minimale e delicato. Per questa ragione chi ama lo stile orientale potrà facilmente integrare questo elemento d’arredo nella propria casa per aggiungere un tocco di stile all’ambiente. Non è necessario, infatti, che gli ambienti siano studiati secondo lo stile orientale. Infatti, se ben progettati, gli armadi giapponesi possono fungere da vero e proprio fulcro per lo stile di una camera.
Benché i richiami tradizionali si sposino perfettamente con le moderne soluzioni d’arredo, è essenziale tenere in considerazione alcuni dettagli. In primo luogo, è sempre opportuno considerare che i guardaroba in stile nipponico presentano dimensioni ridotte. Per questa ragione è consigliabile scegliere piccole nicchie o aree raccolte e intime come la camera da letto o il salotto.
Un’idea originale per utilizzare gli armadi giapponesi è quella di impiegarli come credenze all’interno della cucina o nella sala da pranzo, utilizzando i ripiano per riporre piatti e stoviglie. In questo caso, è possibile scegliere un armadio tradizionale con struttura il legno da abbinare ad un grande tavolo e sedie dal design minimale. Allo stesso modo questi particolari guardaroba possono essere inseriti nei corridoi più stretti della casa, per riporre cappotti, scarpe, ombrelli e tutto l’occorrente per uscire. Le porte scorrevoli e piccola profondità consentono di ottimizzare lo spazio, sfruttandolo al meglio, senza ingombro. Secondariamente occorre tenere in considerazione che gli armadi giapponesi risultano piuttosto leggeri e delicati. Per questa ragione si consiglia di utilizzarli per riporre oggetti di dimensioni e peso contenuto, evitando così di sovraccaricare le mensole interne e, se presenti, i piedini. Infine, un ultimo fattore da tenere a mente è la possibilità di incassare l’armadio giapponese all’intenro del muro. Questa soluzione, perfetta per le case moderne, consente non solo di preservarne lo stile, ma anche di utilizzare al meglio gli spazi e integrare la struttura, al fine di renderla più solida e funzionale.