Kinpaku, il sake con scaglie d’oro

Avete mai sentito parlare di un tipo di sake chiamato Kinpaku? Beh, lasciate che vi raccontiamo questo curioso prodotto.

Il kinpaku (金箔, dove Kin significa oro e paku foglia, scaglia) è un tipo di sake al cui interno vengono addizionate scaglie d’oro commestibile. Quindi non vengono messe a posteriori, come fossero una guarnizione del bicchiere, ma vengono realmente aggiunte al processo produttivo del sake prima che venga commercializzato.

La nascita di questo sake è dettata più per motivi estetici e cerimoniali, che per qualche proprietà o gusto particolare che assume quando viene inserito l’oro. Nei negozi in Giappone, infatti, è più facile trovarlo sugli scaffali verso la fine dell’anno, quando un brindisi con quel tocco di lusso in più serve ad accogliere nel migliore dei modi l’anno a venire.

L’oro nel sake

Molti produttori commercializzano i kinpaku partendo dai loro ginjo o daiginjo, ma l’utilizzo dell’oro usato non apporta cambiamenti al gusto, se non a quello estetico.

L’oro è un metallo inerte, non si scioglie nel sake né, di conseguenza, genera alcuna reazione chimica con esso. Allo stesso modo, però, anche il nostro organismo non è in grado di assimilarlo né di scioglierlo quindi, così come entrato, allo stesso modo… esce.

Come in altri casi, ad esempio i cioccolatini ricoperti con foglia d’oro, il metallo è commercializzato già preparato per essere “mangiato”, difatti si trovano in negozi specializzati confezioni di foglie di oro alimentare, estremamente sottili e malleabili.

Ovviamente prima di usare l’oro in ambito alimentare, questo viene sottoposto a rigidi controlli durante il processo di produzione.

Nelle bottiglie da 1.8 l a volte l’oro è usato anche nella parte inferiore del tappo, per evitare che la plastica entri in contatto col sake.

masu sake scaglie oro
Masu sake scagliere oro (da https://www.sake-talk.com/sake-with-gold-flakes/)

Come bere il sake con scaglie d’oro

Nato principalmente per brindisi e cerimonie o come regalo di lusso, questo particolare tipo di sake è meglio, e più logico, che venga servito freddo o a temperatura ambiente.

Questo sake fa molta scena (come se non la facesse già di suo) in un bicchiere che ne contrasti il colore dell’oro, quindi un masu laccato o un ochoko non trasparente sono perfetti. Un bicchiere da vino potrebbe non esaltare al massimo le scaglie d’oro che, se serviamo una bottiglia del genere, ci teniamo che vengano notate!

Prima di servirlo, però, assicurarsi di capovolgere delicatamente la bottiglia una o due volte, così che i sedimenti aurei si diffondano nel sake, ma non scuoterla mai energicamente, altrimenti il sake rischia di deteriorarsi.

Alcuni produttori aggiungono appena qualche scaglia d’oro mentre altri ne riversano una quantità decisamente superiore in bottiglia, ma questo influirà anche sul prezzo finale.

Il kinpaku e le etichette

Un kinpaku si nota, anche da imbottigliato, perché solitamente la bottiglia e l’etichetta trasudano lusso e oro in ogni loro dettaglio. Diventa quindi difficile sbagliarsi e acquistare un kinpaku invece di un qualsiasi altro sakè anche senza saper leggere cosa c’è scritto sulle etichette.

bottiglia sake kinpaku
Bottiglia sake kinpaku

Ci sono però alcuni termini ricorrenti, che possono aiutare a capire qualcosa di più di quello che i produttori sono soliti scrivere sulle bottiglie di questi particolari prodotti:

  • 金箔 (Kinpaku): fiocchi d’oro
  • 純金 (Junkin): oro puro (jun- come in junmai, puro riso)
  • 祝 (Shuku): celebrazione, festeggiamento
  • 入り / 入 (Iri):  con (incluso)
  • 金箔入り (Kinpaku Iri): con (incluso) fiocchi d’oro

Per un occasione speciale, serve un sake speciale, non è vero?